Le Isole Borromee comprendono tre isole vere e proprie (Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori), un isolotto, chiamato Isolino di San Giovanni e la Malghera, poco più di uno scoglio disabitato. Nel XIV secolo la famiglia Borromeo (potenti feudatari della zona), divenne proprietaria delle isole e iniziò la loro trasformazione.
L'Isola Madre è la più grande delle Isole Borromee: vi si possono visitare il Palazzo Borromeo (edificato nel XVI secolo), con un suggestivo giardino all'inglese, di circa 8 ettari, considerato tra i migliori esempi di quest'arte in Italia. Famosa è la scala dei morti, arricchita con una importante collezione di glicine; nel giardino si possono ammirare anche splendidi pavoni bianchi.
Nel 1632 Carlo III Borromeo iniziò la costruzione di un palazzo enorme dedicato alla moglie sull'Isola Bella: oggi l'isola è interamente occupata dal giardino del palazzo, che occupa la costa nord-occidentale dell'isola; il palazzo fu luogo di feste sontuose per la nobiltà, un ambiente elegante che conserva inestimabili opere d'arte. Il palazzo è visitabile, come i meravigliosi giardini, con terrazze fiorite, un classico esempio di giardino all'italiana.
L'Isola dei Pescatori è l'unica delle Isole Borromee ad essere stabilmente abitata: ospita, infatti, un piccolo centro abitato, dalle caratteristiche case a più piani (con lunghi balconi per essiccare il pesce), con una piazzetta, caratteristici vicoli stretti, il lungolago e la via principale a permettere gli spostamenti rigorosamente a piedi dei 50 abitanti che vivono di pesca e turismo.
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